Confraternita della Faraona
LA VENERABILE CONFRATERNITA DELLA FARAONA
In data 11 Marzo 2005, in località Costabissara (VI) in via Roma, 62 presso la “Locanda Benetti”, si costituisce l'Associazione Goliardica denominata "La confraternita della Faraona", regolata dai seguenti articoli.

Art. 1
Sede e durata.

L'Associazione goliardica "La Confraternita della Faraona", ha sede in Vicenza, Viale Risorgimento n. 40. L'Associazione ha decorrenza dalla data di stipula e non avrà mai termine.

Art. 2
Emblema.

La Confraternita della Faraona, intesa da ora in avanti semplicemente come La Confraternita, è riconosciuta anche con la sigla "C.D.F." ed il suo emblema è quello della Faraona su campo rosso visibile sul sito internet della confraternita che è il seguente: www.confraternitadellafaraona.it A turno inoltre i Presidenti indosseranno il PORPORATO. La mantella di velluto rosso con collo di ermellino. Il Porporato dovrà essere esposto all’inizio di ogni riunione culinaria segno concreto che le regole ci sono e vanno rispettate.

Art. 3
Finalità e scopi principali.

La confraternita è una associazione che non persegue fini di lucro e pertanto non redistribuisce alcun utile. Essa ha carattere assolutamente aconfessionale, apolitico, apartitico . Essa persegue i principi di libertà, uguaglianza e fratellanza . Tali principi saranno i pilastri sui quali si dovrà fondare l’etica dell’associato. Solo così egli si rende in grado di cogliere il valore dell’essere. Si farà interprete maturo di equità, giustizia e moralità cogliendo la legge universale che sa andare al di là delle norme positive attraverso la propria coscienza. Così potrà rispettare la sua vera natura e quella degli altri. La Confraternita tende all’ideale della pura filantropia, della pace, della fratellanza e dell’amore. Lo scopo ultimo della Confraternita è il compimento di attività altruistica e benefica.

Art. 4
Attività connesse.

All’inizio di ogni riunione enogastronomica, si dovrà osservare un minuto di silenzio segno tangibile di una profonda riflessione nonché di rispetto per quello che un tempo omai trascorso era un animale libero, concepito per arricchire ed allietare le nostre serate.
In memoria dell’altrui sacrificio noi brindiamo echeggiando a gran voce un GRU GRU generale.
La confraternita persegue i seguenti scopi:
- L'organizzazione periodica di cene a base di Faraone, vino e patate nostrane, preferibilmente presso il ristorante "BENETTI" di Costabissara (VI);
- L'esclusione da tali cene di qualunque elemento di sesso femminile ai quali è fatto assoluto divieto di aderire alla confraternita specie se coniuge o fidanzata di qualcuno dei membri, sono altresì esclusi i/le figli/e degli adepti;
- L'organizzazione di una difesa comune contro l'inquinamento neuro-testicolare delle mogli o fidanzate di cui al precedente comma.

Art. 5
Accesso.

L’accesso alla Confraternita ed è aperta a tutti coloro che, a giudizio insindacabile dell’"Alto Consiglio Direttivo della Venerabile Confraternita", ne saranno ritenuti degni. Dovranno essere Uomini maggiorenni di perfetta reputazione, persone d’onore, leali e discrete, meritevoli sotto ogni profilo di essere considerati confratelli.
Essi faranno ingresso nell'associazione con il titolo di "novizi", titolo che sarà attribuito subito dopo la cerimonia di iniziazione di cui al seguente art. 6. Alla quinta cena sarà loro attribuita la carica di soci onorari.
I soci fondatori ed onorari, con la firma apposta in calce al presente, condividono gli scopi della confraternita e ne accettano gli obblighi derivanti dallo statuto che fin d'ora dichiarano di conoscere ed approvare.

Art. 6
Cerimonia di iniziazione e Primo Contatto.

L’iniziazione consta per lo più di prove fisiche e morali tendenti a dare all’adepto in vari modi la sensazione di abbandonarsi pienamente fra le grandi ali della faraona. L’iniziando deve rinunciare ad ogni desiderio ed ambizione e rimettersi alla prova. Deve affrontarla senza riportare in essa l’appartenenza alla vita passata. E quand’anche quanto gli venisse richiesto per superarla possa essere indolore o non gravoso lo scopo non muta: creare simbolicamente lo stato d’animo di distaccarsi dalle proprie precostituzioni e di rinascere nell’abbandono alla Numida Meleagris. Deve in tal modo sperimentare, attraverso un atto di umiltà, il passaggio da una dimensione ad un’altra. Sarà così compiuto il passaggio dall’ignoranza alla conoscenza, dal bisogno alla sazietà.
La cerimonia di iniziazione dei novizi, consiste nella constatazione da parte dei membri del consiglio delle attitudini eno-gastronomiche del novizio il quale dovrà mangiare, durante la cerimonia di iniziazione, almeno n. 1/2 Faraona (conditio sine qua non dell'ingresso nella Confraternita) e consumare almeno Lt. 1 di vino rosso, l'associato dovrà inoltre dare prova di notevoli doti aero-intestinali.
Primo Contatto: Atto goliardico di iniziazione rafforza il legame del singolo con il gruppo. Trattasi di pratica detta del quarto dove ogni singolo passa la fiasca riempiendo il quarto di bicchiere, che sarà ingurgitato dal novizio a stomaco vuoto, la prova finisce con l’ultimo confratello ed un GRU GRU generale. Se l’esito sarà positivo il novizio diventerà novello ed entrerà di diritto nella confraternita. Se l’esito sarà negativo il novizio sarà sottoposto alla pratica detta della tartara il che significa consumare tutte le portate senza l’uso delle posate.

Art. 7
Associati.

Gli Associati si distinguono in:
- Soci Fondatori: i membri storici della Confraternita che sono i seguenti: Michele, Mino, Paolo
- Soci Onorari: individui di comprovata fedeltà alla Numida Meleagris.
- Soci Ordinari: soggetti di sesso maschile che siano stati ritenuti degni dell'ingresso nella Confraternita.

Art. 8
Doveri dell'associato:

Magnifico Praefecto Maxima Reverentia Debetur
L’adepto riconosce al Magnifico Presidente il potere di direzione ed indirizzo, in quanto espressione della profonda volontà della Confraternita. Al Magnifico Presidente, quando si esprime ex cathedra deve essere riservato il più incondizionato rispetto.
Numidica non liquit
L’adepto deve rispettare zelantemente il Segreto Numidiale relativamente alle attività caratterizzanti la vita della Confraternita.
Res tene, aves sequuntur
L'associato ha il dovere di contribuire, ciascuno in parti uguali, alle spese delle cene e del viaggio per raggiungere le località in cui si svolgeranno le riunioni (Ristoranti vari).
Inter Fratres
La tolleranza è principio fondamentale della Confraternita e come tale essa obbliga al rispetto scrupoloso della coscienza sia politica sia religiosa di ogni confratello. Se entrando nell’Associazione si trovasse tra i confratelli taluno che per partito politico, fede religiosa o che per altro sia stato considerato fino a quel momento come nemico si deve essere pronti ad abbracciarlo e a considerarlo come Fratello.
Voces
L’istituzione rivolge ai consociati le comunicazioni della Venerabile Confraternita a date prefissate, con congruo anticipo, da effettuarsi nei modi ritenuti più idonei al raggiungimento dello scopo. L’associato ha conseguentemente il dovere di essere presente alle convocazioni le quali, su proposta di uno o più soci, dovranno avere la disponibilità di almeno 2/3 degli associati. L'assenza ingiustificata consecutiva a due convocazioni comporterà l'esclusione dalla Confraternita. Sono ammesse solo le seguenti scuse:
• Motivi di salute dell'associato o di uno dei membri della sua famiglia
• Mancanza di fondi
• Assenza dell'associato dal proprio domicilio
Non potranno essere in nessun modo accettate scuse dovute allo sfondamento testicolare del coniuge dell'associato.

Art. 9
Purghe ed esclusione del socio

Gogna: Per le violazioni ritenute dall’Alto Consiglio Disciplinare di minor rilevanza si procederà come segue: nel corso delle convocazioni della Venerabile sarà data lettura avanti tutti i Confratelli, all’uopo richiamati, dei fatti che hanno dato causa alla contestazione disciplinare. I Confratelli saranno conseguentemente liberi di rivolgere al reo durante quella stessa cena i motteggi ritenuti più opportuni.
Multa: nel caso di mancata presentazione alla cena non preceduta da idonea disdetta l’adepto dovrà in ogni caso versare il prezzo della cena stessa pur senza averla consumata.
Salto: per le violazioni ritenute dall’Alto Consiglio Disciplinare di maggior rilevanza si procederà come segue: nel corso delle convocazioni della Venerabile sarà data lettura avanti tutti i Confratelli, all’uopo richiamati, dei fatti che hanno dato causa alla contestazione disciplinare. Sarà irrogata la sanzione del salto della convocazione successiva.
Disonore: in caso di gravissime violazioni delle norme e dei principi fondanti della Venerabile Confraternita, l’Alto Consiglio Disciplinare, previa convocazione preliminare dell’adepto finalizzata alla presentazione di argomenti di discolpa, può comminare l’esclusione del reo dal tutte le Confraternite del pianeta. Ira: In casi estremi per evitare l’espulsione del socio per gravi motivi, la confraternita si riserva sotto l’egida dell’Alto Consiglio Disciplinare, di applicare dopo un’attenta analisi del caso la norma dello scherzetto/dolcetto consistente in un adeguata purgata di……

Art. 10
Cariche Definitive

Sono conferite in via definitiva le seguenti cariche onorifiche:
Presidenti onorari a vita:
- Michele
- Mino
- Paolo

Alto Consiglio Direttivo Della Venerabile Confraternita: Oltre che dai Tre Magnifici Presidenti, l’Alto Consiglio Direttivo è composto da un Cancelliere (Francesco) e da un Consigliere Portavoce (Sergio).

Art. 11
Doveri del Presidente e del Segretario

Il Presidente, fra le altre prerogative, è responsabile delle riunioni. Le convocazioni vengono indette con l’aiuto del Segretario il quale curerà altresì la redazione di un verbale endoterico da dimettere negli Archivi ove è custodito il “Grande Archivio Storico Della Venerabile”.

Art. 12
Attribuzione dei soprannomi

A ciascuno degli associa ti sarà attribuito un soprannome, per i novizi il soprannome sarà deciso dai membri fondatori durante la cerimonia di iniziazione. Durante le riunioni è fatto obbligo assoluto di condividere ogni momento con gli altri associati. Ogni associato è inoltre tenuto a fornire al più presto al Presidente una sua foto (preferibilmente se lo ritrae seduto a tavola o mentre sta bevendo o mangiando una grossa Faraona) da inserire sul sito internet della confraternita.

Art. 13
Doveri del Locandiere

Il Locandiere dovrà cucinare rigorosamente Numida Meleagris nostrane.
La Numida non dovrà essere geneticamente modificata, dovrà essere alimentata con appropriati mangimi. Sarà libera nella sua permanenza terrena non dovrà subire angheria di sorta essere ingabbiata. Dovrà essere curata amorevolmente e se necessario, nel suo breve passaggio terreno fino ad arrivare a noi nobile nella carne ma anche nello spirito.
La carne dovrà essere leggermente frollata.
Nel caso in cui il Locandiere sia nell’impossibilità di adempiere ai sui obblighi di ristoratore per impreviste sopravvenienze, ,’alto consiglio provvederà a proclamare lo stato di crisi gustativa, sanzionando moralmente/corporalmente il responsabile di tale imperdonabile fatto.

Art. 14
Cena degli Auguri o del Ditale Faraonico (Ultima cena dell’anno)

Alla chiusura dell’anno in concomitanza con la cena degli auguri avverrà la pratica detta del Ditale Faraonico.
Verrà portata su di un vassoio la Meleagris spennata, ma non curata, li verrà sorteggiato il depuratore.
Una volta sorteggiato, il depuratore avrà il compito di estrarre dall’orifizio l’intestino.
A pratica ultimata la Meleagris verrà portata in cella frigo e li vi rimarrà fino al primo banchetto del nuovo anno.

Fatto, letto e sottoscritto nella data e nel luogo di cui sopra:
Michele
Mino
Paolo